Quand’è piegato assomiglia ad una valigetta: in poche mosse si apre e diventa il tuo personal commuter. Winglet è stato anche definito l’antagonista designato del più noto Segway ma, a ben pensarci, ha potenzialità che vanno ben oltre la mera sfida tra prodotti.
Elettrico, portatile e disponibile con differenti accessori che lo rendono adattabile a chiunque, Winglet vuole essere il sostituto dei nostri stessi piedi. In grado di trasportare il passeggero con una velocità di massimo 6 km/h, è stato pensato per facilitare gli spostamenti in città senza ricorrere a veicoli: in effetti il Winglet è considerato un robot, un Personal Mobility Robot per la precisione.
Salendovi sopra ci si può spostare con lo stesso principio del Segway, spostando il proprio peso in modo da andare avanti, indietro o in laterale: tre modelli con differente manubrio, uno alto sul quale posare le mani se ci si sente più incerti (“L” type), uno ad altezza ginocchia (“M” type) ed uno ancor più basso (“S”type) per chi è sicuro di sé e vuole avere le mani libere, lo rendono ancor più versatile.
Toyota ha sviluppato questo singolare mezzo di trasporto individuale per favorire una mobilità accessibile a chiunque (dai giovani agli anziani), sicura e pulita, puntando sulla praticità di trasporto ed utilizzo: si può usare il Winglet per andare a scuola come per fare una piccola spesa. Le tre versioni, “S”,”M” ed “L”, identificano altrettanti stili di spostamento (Sporty, Active e Universal), pesano dai 9.9 kg ai 12.3 kg ed hanno rispettivamente autonomia per 5 km (o 1 ora) e 10 km (o 2 ore); la ricarica completa si effettua in 1 ora , mentre per l’80% basta un quarto d’ora di biberonaggio.
I test in programma nel distretto municipale di Tsukuba, città della prefettura giapponese di Ibaraki designata a “Mobility Robot Experimental Zone”, vedranno un’ottantina di dipendenti municipali e del National Institute of Advanced Industrial Science and Technology alternarsi nell’utilizzo di 8 Winglet Long Type fino alla fine di marzo 2014.
Toyota vuole portare i suoi robot sul mercato e, uscendo dall’avanguardistica realtà nipponica, cercare di affermare globalmente il settore dei robot dedicati alla mobilità personale.
Le prove tecniche su strada del Winglet, le prime effettuate in un’area di libera circolazione, proseguiranno sino al 2016: in questo lungo periodo Toyota vuole verificare i livelli di sicurezza e funzionalità del robot, nato per migliorare sicurezza e accessibilità stradale e non certo per costituire un ingombro.
E chissà se nel futuro diventerà usuale vedere le persone “passeggiare” da ferme, ognuna in piedi sul proprio Personal Mobility Robot.
Andrea Lombardo
Fonte: Toyota
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