Il nome Corvette da solo basta e avanza per fa apparire nella mente di tutti la silhouette di un’auto sportiva, appiattita al suolo e fascinosamente bella.
Un’idea a metà tra l’auto per correre in pista e la spyder con cui conquistare impossibili miss in giro per Miami: forse saranno i film ma tutti hanno reminescenza del genere pronte ad emergere dalle pieghe della memoria, anche quando una Corvette non la si è mai vista dal vivo.
Per gli Americani, invece, la Chevrolet Corvette è un mito da non toccare, sacro come il Giorno del Ringraziamento: e allora come la prenderanno i puristi quando sentiranno proprio i sacerdoti del marchio Corvette parlare di ibrido?
È accaduto sulle pagine del Los Angeles Times e naturalmente ha sollevato un po’ di polvere anche dalle pagine di altri giornali che parlano d’auto: il presidente di General Motors, Mark Reuss, ha definito “un’idea davvero accattivante, che la gente dovrebbe adorare” la prospettiva di infilare un bel motore elettrico ad ibridare i cavalli di potenza endotermici della Corvette.
Per carità, non succederà domattina, si tratta solo di un’idea; però non è la prima volta che un manager GM si dice favorevole ad ibridare la Chevrolet sportiva più amata ed un’idea di Corvette PHEV da 700 cavalli era già stata messa in circolazione. A ben pensarci, non sarebbe una mossa tanto sopra le righe vista la compagnia di sport car con cui si troverebbe a dividere le strade: pure elettriche – Tesla Roadster, Fisker Karma, Mercedes SLS AMG E-Cell – ed ibride ad alte prestazioni – BMW i8, Ferrari Laferrari e, prima o poi, la Acura NSX.
General Motors con l’ibrido se la cava poi niente male, propendendo ultimamente per la soluzione plug-in in modo da dare a tutti la possibilità di viaggiare anche solo a zero emissioni.
Il problema più grosso non sono le prestazioni: è il gradimento che una Chevrolet Corvette ibrida potrebbe riscuotere. Attirerebbe nuovi clienti, recupererebbe quanti hanno abbandonato la fede nel corso degli anni o rischierebbe solo di provocare un’ondata di sdegno tra gli affezionati?
Andrea Lombardo
Fonte: Los Angeles Times via GreenCarReports