US Energy Department: 62 milioni di $ per accelerare lo sviluppo di nuove batterie per auto elettriche

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EV Everywhere Grand Challenge

EV Everywhere Grand Challenge C’è bisogno di un’alternativa per la mobilità degli americani, quindi il Dipartimento per l’Energia (DOE) ha incaricato l’U.S. Advanced Battery Consortium di costituire una task-force industriale per concretizzare al più presto l’auto elettrica efficiente, economica e dall’autonomia affidabile di cui l’America ha bisogno. Anche perché ad averne urgenza non è solo l’ambiente ma anche l’economia: gli USA vogliono tagliare le spese delle importazioni petrolifere e per fare ciò occorre un’alternativa valida ai carburanti fossili.

62 milioni e mezzo di dollari è lo stanziamento, di provenienza anche privata, che l’U.S. Department Of Energy spalmerà su 5 anni in supporto alle ricerche di U.S. ABC, consorzio gestito da nomi noti – molto noti- dell’industria automobilistica: Chrysler Group, Ford Motor Company e General Motors.

Tre grandi sorelle, date le circostanze, che collaboreranno per mettere a punto, ricercare e sviluppare progetti che si concretizzino in una nuova generazione di batterie o qualsivoglia sistema di immagazzinamento e gestione dell’energia per veicoli elettrici.

Università, produttori di componenti e laboratori nazionali saranno parte attiva del progetto, destinato anche alla mobilità ibrida, nell’immediato futuro la più tangibile.

La selezione dell’U.S. ABC è nata da un bando indetto dal DOE sulla scia dell’EV Everywhere Challenge, iniziativa promossa a livello nazionale per stimolare la ricerca di soluzioni per realizzare l’auto elettrica economica, conveniente ed affidabile che ogni famiglia media americana dovrebbe potersi permettere: proprio qualche mese fa, sempre il DOE aveva stanziato altri fondi proprio per spingere le industrie a competere per realizzare un veicolo elettrico che facesse “il salto di qualità”.

L’iniziativa EV Everywhere Grand Challenge ha poi un padrino d’eccellenza: Obama, che nel 2012 la tenne al battesimo dichiarando l’obbiettivo di sviluppare un’alternativa elettrica per tutti nell’arco di un decennio. Giusto ad inizio 2013, lo stesso Presidente degli Stati Uniti ha anche promosso il reinvestimento di parte dei fondi ricavati dalle extra rendite delle piattaforme off-shore in favore della ricerca sulla mobilità pulita.

Una sorta di operazione da Robin Hood dell’ambiente: usare i ricavi del petrolio per combatterlo e mandarlo in pensione.

D’altro canto, il CEO di un altro colosso automobilistico, Nissan-Renault, ha di recente detto che “alle auto elettriche è d’obbligo dare una chance”, proprio perché sono i governi nazionali i primi a desiderare un’alternativa reale ai combustibili da qui ai prossimi 15-20 anni.

Motivo per cui alle industrie dell’auto conviene spartirsi gli oneri della ricerca: lo fanno Nissan-Renault e Daimler, che lo facciano Chrysler, Ford e GM sotto il cappello dell’U.S. ABC non ne è forse un’ulteriore conferma?

 

Andrea Lombardo

Fonti: U.S. Department Of Energy

 

2 COMMENTS

  1. […] Non è mistero che l’obbiettivo di tutta l’industria automobilistica sia quello: vuoi per questioni di immagine eticamente impegnata nella ricerca di strade alternative ai combustibili fossili, vuoi perché gli stessi Stati iniziano a supportare queste ricerche (basti pensare alle politiche di Obama ed ai bandi dello U.S. Department Of Energy). […]

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