Il 62.4% degli automobilisti desidera un’auto elettrica. E questa è una buona notizia. Ma non è disposto a spendere più di 15.000 euro (il prezzo di una Renault Twizy per intenderci) e solo il 18% ha una propensione alla spesa che supera i 20.000 euro.
Lo dice un’analisi condotta a livello europeo dalla società di consulenza aziendale AlixPartners, presentata durante Missione Mobilità, una giornata di dibattiti e confronti tra istituzioni e filiera dell’auto promossa a Milano da AMOER (Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile).
Il freno allo sviluppo di questo mercato va ricercato, secondo questo studio, nel mancato allineamento tra importo finale proposto dalle case automobilistiche ed aspettative degli acquirenti.
In effetti, resta significativa la differenza tra il prezzo d’acquisto di un veicolo elettrico e quello a cui ci ha abituato il mercato tradizionale di autovetture con motore endotermico.
Le ragioni vanno ricercate nella mancanza di economie di scala che – se raggiunte – consentirebbero una diminuzione dei costi produttivi e sarebbero un incentivo ad abbassare il prezzo delle batterie al litio, che sono al momento il componente che incide maggiormente sul valore finale di un’auto elettrica (anche se le possibilità di leasing offerte da alcune aziende, consentono già adesso di ammortizzare la spesa).
Al momento dell’acquisto, va considerato inoltre il risparmio consentito sul lungo periodo dall’uso delle auto elettriche: possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato, esenzione del bollo per 5 anni, costi di ricarica molto bassi (su smart circa 1.5 euro a pieno).
Non ci sono motivi per cui il mercato dei veicoli elettrici non abbia, nei prossimi 5 anni, lo sviluppo previsto, risollevando i dati di vendita che al momento sono più bassi delle aspettative. In Francia nel 2012 sono state immatricolate 6.067 auto a batteria, in Norvegia 3.883, in Germania 1.294. Numeri da capogiro se confrontati al mercato italiano, dove sono 524 le vetture elettriche messe su strada, l’80% delle quali acquistate da società a noleggio.
Peccato sia calato il sipario sul Motorshow di Bologna, sarebbe stata un’ottima occasione per promuovere le auto elettriche anche in Italia.
Fonte: Missione Mobilità