Vodafone Giga Bike, la mobilità del futuro secondo Vodafone

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A Eicma 2017, Vodafone, uno dei colossi mondiali della telefonia mobile, ha presentato la propria visione del futuro della mobilità, con specifico riferimento al mondo delle due ruote, mostrando come lo sviluppo di soluzioni telematiche innovative possa dar vita a nuovi modelli di business e favorisca l’offerta di maggior sicurezza.

Vodafone Giga Bike

«L’evoluzione di sensori intelligenti, della connettività, di sistemi e servizi innovativi nel segmento della mobilità sta influenzando anche il futuro delle due ruote. Questi le renderanno più sicure, accessibili e interattive: Vodafone contribuisce con esperienza ed entusiasmo a trasformare questa visione in realtà» ha affermato Gion Baker, CEO di Vodafone Automotive. «Stiamo collaborando con i maggiori costruttori di veicoli, con compagnie assicurative innovative e con l’intero ecosistema automotive per costruire un futuro che già oggi sta trasformando il nostro modo di vivere e lavorare».

Parole che hanno trovato un riscontro tangibile nella presentazione a EICMA 2017 del concept “Vodafone Giga Bike”, piattaforma nata per comunicare una mobilità futura dove la connessione tra i veicoli, in rete e tra di loro, tra le persone e le infrastrutture si coniuga con la massima sicurezza e flessibilità.

Frutto della progettazione degli architetti Gioacchino Acampora (Atelier Castagna MIlano) e Luciano Galimberti (Titolare dello Studio BGPIU Progettazione e presidente di ADI, Associazione Disegno Industriale), essa tende a rappresentare in una sintesi ideale «una concept bike intelligente, estensione del pilota sempre connesso, abituato ad avere il massimo controllo della situazione attraverso lo smartphone incastonato a filo della carrozzeria». Sul piano del design il progetto racconta il futuro della moto partendo dalle forme classiche che nel tempo hanno interpretato la velocità, dalle moto da corsa carenate alle cafe racer, dalle silhouette degli aerei da caccia del XX secolo alle tentazioni della fantascienza. L’utilizzo del digitale e la creazione di apposite app consentono una personalizzazione in tempo reale e con pochi tocchi di svariate funzioni, dall’intensità del vooosh dei motori elettrici alle modalità di erogazione (Eco Urban, Tour, Sport, Giga), dall’assetto di marcia alla regolazione di sella, manubrio, forcella ecc.

La propulsione è affidata a due motori elettrici che agiscono sulle doppie ruote posteriori e producono una accelerazione bruciante alla partenza.

La connettività IoT al servizio del Bike Sharing

La bici ormai fa parte a tutti gli effetti di un sistema di mobilità che guarda al futuro e a questa nuova regola non sfugge lo scenario presentato da Vodafone che dimostra di aver ben presente l’ascesa di cui l’e-bike, in particolare, è protagonista.

A tale proposito sono significativi gli spazi che la bicicletta condivisa, anche in versione a pedalata assistita, il bike sharing in altri termini, sta conquistando in diverse città con particolare riferimento alla modalità “a flusso libero” che raccoglie un forte consenso da parte della clientela cittadina. Proprio in quest’ambito Vodafone ha già offerto i servizi di connettività a Mobike e OFO, i due operatori che a Milano hanno introdotto il «free floating».

Vodafone fornirà ora la connettività Internet of Things (IoT), il sistema telematico e di analisi dei dati a Zehus, azienda milanese high tech che ha progettato e realizzato un innovativo sistema basato su una dinamo ibrida che ottimizza l’energia della pedalata e consente la ricarica delle batterie con la sola energia muscolare. Le biciclette così elettrificate caratterizzeranno il servizio Bitride, disponibile da marzo 2018 per un e-bike sharing a flusso libero che offrirà mezzi dotati di GPS in modo da poter essere localizzati dai clienti in fase di prenotazione, e sistema di chiusura del periodo di utilizzo basato sul codice QR proprietario. Oltre a ciò le bici, che sono state presentate a EICMA allo stand Vodafone, saranno dotate di un efficiente sistema di antifurto.

Smart e-bike libere dal furto

L’osservazione che il furto sia una delle maggiori componenti negative nelle considerazioni d’acquisto di una bici, tanto più se di valore, ha ispirato la ricerca, da parte di molti costruttori, di sistemi deterrenti o di partner affidabili in grado di sviluppare soluzioni adeguate almeno a contenere il fenomeno.

Si pone in questo quadro la collaborazione tra ZEG, gruppo costruttore tedesco di e-bike e Vodafone Automotive. Quest’ultima infatti ha reso disponibile la sua tecnologia IoT per rendere più sicure le biciclette ZEG che, in questo modo, sono in grado di inviare automaticamente un allarme sullo smartphone del proprietario se il mezzo esce al di fuori di un’area predefinita.

In particolare attraverso una SIM Card e la app Vodafone è possibile comunicare con l’e-bike e conoscerne la posizione, la strada percorsa, la velocità media. La localizzazione su una mappa consente poi l’individuazione del mezzo.

Il safety pack

Il tema della sicurezza, soprattutto in ambito motociclistico, sta particolarmente a cuore a quanti operano nel settore della movibilità su due ruote.

Il contributo di Vodafone in quest’ambito, anch’esso enfatizzato in sede di presentazione a EICMA, consiste nel Safety pack la cui funzionalità principale è la chiamata automatica d’emergenza in caso di incidente, sulla scorta di quanto già accade per le auto. Il servizio è abilitato da un device telematico sviluppato appositamente che consente al sistema di inviare un segnale d’allarme alla centrale operativa in caso di caduta, verificare la gravità dell’incidente e attivare i soccorsi.

Il servizio si ispira all’iniziativa europea eCall finalizzata a soccorrere le persone coinvolte in incidenti automobilistici che sarà introdotta dal 31 marzo 2018 in Europa su tutti i veicoli sia a uso privato che commerciale. Vodafone ora lo rende disponibile anche per le due ruote a motore.