Gli adolescenti sono tutti dei perdi tempo dediti solo ad inseguire le mode? Qualcuno, anche legittimamente, lo sarà pure: ma ad altri basta dare gli strumenti giusti e possono combinare quello che non t’aspetti.
Per esempio, progettare e costruire – elementi compresi – la conversione elettrica di una vecchia auto di serie. Il giovane Juan Ehringer, senior high schooler, cioè studente agli ultimi anni di scuola superiore nel mondo anglosassone, come passatempo si è scelto la realizzazione di una “sua” auto elettrica.
E non si è tirato indietro di fronte a nulla: ha, infatti, disegnato in CAD – programma di grafica vettoriale, per chi non l’avesse mai visto – i diversi elementi, assemblando da sé la batteria utilizzando delle celle polimeriche agli ioni di litio.
Il ragazzo è partito da una vecchia carcassa incidentata – scelta non a caso: la Honda S2000 è un’auto relativamente leggera, quindi più adatta di altre per un retrofit – e, con poca spesa, se l’è portata in garage; a questo punto ha sfruttato una sua peculiare competenza, la capacità di progettare in CAD e sagomare elementi meccanici tagliandoli al laser (altra attività di questo intraprendente ragazzo), per realizzare tutto quanto gli servisse per trasformare la sua Honda in una sport car a zero emissioni.
Infatti, avendo cura di bilanciare bene la vettura posizionando la massa delle batterie sull’asse posteriore, ha dotato la S2000 restaurata di due motori elettrici e di una trasmissione Ford riadattata che la spingono ad avere una potenza di 686 kW, circa 920 cavalli: Ehringer mette in conto che il 15% di questa energia si dissipi, considerando come plausibili “solo” 782 dei cavalli trasmessi alle ruote motrici posteriori.
Come riportato da Motor Authority, è difficile pensare che effettivamente quest’auto artigianale sfrutti davvero la sua enorme potenza di oltre 2.000 Nm di coppia e oltre 900 cv: tuttavia, anche dimezzati sarebbero ottimi numeri.
Il giovane si è anche permesso di dotare la Honda S2000 electric da lui costruita di LED sequenziali sul posteriore (un tocco da “Supercar”) e di una chiave elettronica, riciclando l’hardware di un Nike+ iPod e di un controller programmabile di Arduino.
Adesso Ehringer si concentrerà sul perfezionamento dell’auto elettrica e del sistema di ricarica, anch’esso autocostruito: chiaramente, anche per le sue particolari attitudini, lo studente è sicuro di arrivare a completare lo sviluppo della sua Honda S2000 elettrica.
Certo, non bisogna pensare che costruirsi un’auto elettrica sia affare da tutti i giorni: però è argomento di laboratorio scelto sempre più dalle università scientifiche (recentemente in Inghilterra è stata realizzata una monoposto da corsa elettrica in kit di montaggio) ed è divertente che attiri l’attenzione dei più giovani, diventando anche una sfida personale.
Andrea Lombardo
Fonte: Motor Authority, Thin Mint on YouTube, AutoblogGreen
Guarda che sono in parecchi in USA che lo fanno:
http://www.diyelectriccar.com/garage/cars
Ciao
Certamente costruirsi in casa un’elettrica non è facile e non è da tutti.
Ma anche per chi avrebbe competenze e contatti per realizzare i pezzi, deve purtroppo scontrarsi, qui in Italia, con una legislatura che rende poi quasi impossibile circolare. In USA, ad esempio, la legislazione è molto diversa: per omologare un pezzo unico serve molta meno burocrazia.
Avevo visto una trasformazione su base BMW anni ’70 anch’essa ben riuscita e su quei livelli di potenza.
Il binomio auto vintage/epoca e trasformazione elettrica secondo me è interessante, perche permette di continuare ad utilizzare un auto classica, spesso parecchio inquinante, anche tutti i giorni a emissioni zero.
[…] Honda S2000 via AutoblogGreen Gli adolescenti sono tutti dei perdi tempo dediti solo ad inseguire le mode? Qualcuno, anche legittimamente, lo sarà pure: ma ad altri basta dare gli strumenti giusti e possono combinare quello che non t’aspetti. […]