Casple-Podadera: una nuova city car pieghevole elettrica dalla Spagna

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Ecco che gli Spagnoli ci riprovano: e ci riescono di nuovo, a quanto pare. L’idea di una city car che si compatti nel momento del bisogno è cara ai progettisti iberici: il designer Francisco Podadera ed il gruppo imprenditoriale Casple hanno dato vita assieme al progetto di questa mini-car pieghevole dalla piattaforma versatile ad accogliere un motore elettrico piuttosto che ibrido.

L’auto è una due posti, che siedono affiancati e non in linea come molte altre citycar ultra compatte prevedono, ed ha la caratteristica che ci avevano già lasciati a bocca aperta guardando un’altra citycar pieghevole, la basca Hiriko.

Ora, senza stare ad indagare sulla naturale competitività che vige tra le varie regionalità spagnole, guardiamo cosa distingue quest’auto: la lunghezza prima di tutto, con i suoi 1,9 metri in posizione ritratta – sono le ruote posteriori, come nella Hiriko, che “scorrono” sotto l’abitacolo – allungabili fino a 2,3 in assetto disteso.

L’abitacolo viene descritto come spazioso, d’altronde sono pur sempre due posti fianco a fianco quelli che ospita, ma non sono pervenuti dati sulla sua larghezza.

Il design è davvero simile a quello della Hiriko e si può dire che la Casple-Podadera sia “tutta abitacolo”, senza alcunché di superfluo.

Strutturalmente è composta da un telaio tubolare in pezzo unico rinforzato nei punti critici in caso di impatto, mentre le portiere che chiudono la cella passeggeri sono a scorrimento verticale, anche se non tutti i dettagli sono ancora stati standardizzati; l’idea è comunque quella di consentire la chiusura dell’abitacolo invadendo il meno possibile lo spazio ai lati del veicolo per mantenere un ingombro minimo.

Dalla webzine americana GyzMag apprendiamo che dalle simulazioni di guida la city car risulterebbe avere un’autonomia di 130 km, una velocità massima di 110 km/h ed una potenza quantificata in 96 Wh/km: l’accelerazione brucerebbe i 100 km/h in 11 secondi.

Pesa 720 kg grazie alla sua carenatura in pannelli di materiale composito che rivestono il telaio in acciaio e pannelli con struttura a nido d’ape.

Come si è capito, il motore è elettrico ma, intelligentemente, il progetto è stato sviluppato per poter accogliere anche motorizzazioni ibride o a gas.

 

Adesso parte la fase di realizzazione: gli Spagnoli sonderanno il terreno per trovare investitori e prospettive commerciali, come già stanno facendo i cugini del progetto Hiriko, a sua volta nato da un analogo studio sviluppato assieme al Media Lab del MIT (Massachussets Institute of Technology); in effetti, come ricordato sul sito Prestige Electric Car, è dal 1992 che la prima auto pieghevole elettrica ha fatto capolino tra i concept, la Renault Zoom: nel 2012 invece era stato il Centro per l’Innovazione Tecnologica di Brema a sviluppare il concept piegabile ITEM-EO.

 

[A.L.]