Negli Stati Uniti la macchina elettrica più venduta, malgrado sia al di sotto dei target immaginati al suo lancio, è una Chevrolet: la Volt. Adesso General Motors sta per presentare al Los Angeles Auto Show la sua nuova creatura, la Spark EV.
Puntando su una taglia differente dalla berlina Volt, la Spark è una vettura della quale si parla già da mesi. Attesa al lancio già da un anno, si è lasciata intravedere per poi svelarsi finalmente in questi giorni; attenzione però: tra gli ultimi a vederla sul mercato ci saranno proprio gran parte degli States nel 2014, a differenza di altre nazioni come la Corea dove è prevista in arrivo nell’arco del 2013.
Ciò malgrado le prenotazioni del modello abbiano un buon trend: l’auto evidentemente incontra il gusto dell’utenza americana già affezionata alla Spark a benzina e della quale la versione elettrica ricalca molto le prestazioni, ma si tratta di una “compliance car”, come le chiamano negli USA. In parole povere, il modello è commercializzato solo per rientrare nelle normative stringenti di alcuni stati americani, California in testa, che è il caso anche della 500e di Fiat: non a caso la Spark EV sarà distribuita solo in alcune regioni della vasta confederazione americana.
Resta una vettura interessante, che probabilmente sarebbe molto valida per il mercato di casa nostra. È riassumibile in queste caratteristiche: motorizzazione prestante, estesa autonomia, ricarica ultra rapida ed un abitacolo spazioso e interattivo.
Il motore elettrico sviluppa 100 kW (130 CV) di potenza, fornendo istantaneamente una coppia di circa 544 Nm: l’accelerazione da 0 a 100 km/h si ha in meno di 8 secondi. Non un’auto sportiva ma nemmeno male, considerando che il quattro cilindri a benzina del modello tradizionale eroga 84 cavalli di potenza.
La batteria, che ha superato più di 200.000 ore di test al fine di ottimizzarla ad effettuare quotidianamente ricariche multiple, è agli ioni di litio ed è supportata da una cella al nanofostato di ioni di litio sviluppata da A123, azienda in crisi ma all’avanguardia nella produzione di batterie ad alto potenziale. Finchè l’auto non sarà definitivamente svelata non si avranno dati sicuri sul range di autonomia, ma è lecito aspettarsi più di una settantina di miglia circa, un po’ più di cento chilometri, dato che la casa afferma di poter offrire una delle vetture con la miglior autonomia del suo segmento.
Interessante è la presa di ricarica, una SAE combo che consente di sfruttare anche le stazioni di ricarica a corrente alternata per rifornimenti rapidi: l’80% della carica si ha in 20 minuti.
Il pannello di controllo della Chevrolet Spark EV dovrebbe essere un’altra sorpresa positiva, con una forte integrazione di applicazioni per controllare prestazioni della vettura e reti di ricarica disponibili, sincronizzabili via Bluetooth con gli smartphone.
Due display LCD da 7 pollici si occupano di comunicare con conducente e passeggeri ed il sistema integrato per smartphone MyLink di Chevrolet è di serie come anche Siri per i possessori di iPhone 4s o 5.
Come si diceva, rientra tra le “compliance cars”: sarà disponibile per prima in California, per quest’estate su per giù, poi in Oregon, dopo di ché in Canada e quindi in Corea del Sud. Per quanti potranno acquistarla sarà interessante anche il prezzo: incentivi statali inclusi, non dovrebbe sforare i 25.000 dollari americani.