Lotus e Williams: alleanza per l’elettrico?

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È ora di cambiamenti in casa Lotus: il marchio britannico, che ha fatto storia con i suoi bolidi, è pronto a dare un indirizzo diverso alla sua immagine e, perché no, alla propulsione dei suoi modelli futuri.

La collaborazione siglata con il reparto ingegneristico della collega Williams parla di “tecnologie avanzate di propulsione”, il che non lascia che presagire ad una elettrificazione dei motori Lotus.

Lotus e l’elettrico: si cambia marcia

Se la tradizione della Casa di Hethel vuole biposto leggerissime ed aggressive, di chiara estrazione corsaiola, la prima mossa sarà in controtendenza.

Lotus, oggi controllata dal colosso cinese dell’automotive Geely, sta per sfornare un veicolo che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma che probabilmente saprà conquistarsi una nicchia di (fortunati) aficionados: stiamo parlando del primo SUV del marchio britannico.

La realizzazione prenderà le mosse dai pianali della sorella acquisita Volvo (anch’essa controllata da Geely che, per la cronaca, è azionista di maggioranza di Daimler), che ha già esperienza di SUV a trazione ibrida plug-in.

La collaborazione con il centro Williams Advanced Engeneering potrebbe cadere a fagiolo, come si suole dire, per mettere a punto un’architettura elettrica – batterie e motore – adeguata ai palati che cercano il marchio Lotus.

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Una Lotus Elise a zero emissioni?

Premesso che di supercar elettriche ormai c’è pieno il mondo, è più che lecito aspettarsi che il reparto ingegneristico di Williams, per altro fornitore dei pacchi batterie alle monoposto del campionato di Formula E, sia stato chiamato in causa anche per dare una scossa alla propulsione della Elise.

La Lotus Elise, modello iconico del brand inglese, sarebbe la destinatario perfetta di un bel powertrain da oltre 700 kW (1000 cavalli) o di un sistema ibrido plug-in, come già fatto da molte concorrenti.

In ogni caso, Lotus rappresenta un simbolo dell’automobilismo, come Harley Davidson lo è per le motociclette: ogni baluardo dei “vecchi” motori a combustione sta lasciando lentamente il passo all’elettrico e, con buona pace dei “conservatori del volante”, qualcosa vorrà dire.