Premonizioni: Fiat 500 elettriche a Los Angeles

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In effetti se lo stavano chiedendo in tanti come mai da tutto il mondo stiano giungendo alternative alla propulsione tradizionale mentre in casa nostra tutto tace: la Fabbrica Italiana Automobili Torino, aka FIAT, sembra osservare sorniona la colonizzazione operata dai veicoli elettrici transalpini e non su questo segmento del nostro mercato. A ben pensarci una ragione l’abbiamo avuta, del tutto in linea con la politica generale adottata in questi anni, con l’A.D. Marchionne sempre nelle vesti di morigeratore degli sprechi a spiegarci che la produzione di una eventuale 500 elettrica costituirebbe una perdita di 15000 euro ad unità, come puntualizzato al recente Salone dell’Auto di Parigi.

Fatto sta che al Salone di Detroit di due anni fa una 500 in versione EV (la 500 BEV) era comparsa e che di test, almeno su territorio statunitense, ne siano stati fatti non è mistero; ma allora la 500 elettrica è una realtà oppure solo un prototipo destinato a fare capolino tra le pieghe della produzione ufficiale?

Per l’Italia, dalle ultime news pare certo, rimarrà un miraggio ma per gli States no. Il Salone di Los Angeles che aprirà i battenti a breve (30 novembre – 9 dicembre) vedrà infatti il disvelamento della 500e, versione elettrica definitiva rivolta al mercato USA. Sì, perché per “tenere botta”, come si dice in gergo, alle scarsamente derogabili legislazioni di stati come la California e rinnovare la propria immagine d’oltre oceano, Fiat pare essere pronta a produrre la sua vettura più rappresentativa, il suo piccolo (per dimensioni, sia chiaro) status symbol a zero emissioni.

Un’operazione sotto traccia, se non altro per il nostro punto di osservazione europeo, che ha mantenuto massima la segretezza riguardo all’equipaggiamento di questo modello. Se è praticamente certo che monterà un motore elettrico dai 100 CV (74 kW) di potenza e le batterie agli ioni di litio saranno di Bosch, nulla trapela sulle altre caratteristiche, velocità di punta, autonomia o tempi di ricarica che siano.

Tantomeno si hanno previsioni sui numeri della sua produzione che avverrà in Messico e sbarcherà sul mercato nord americano plausibilmente nell’arco del 2013 o più probabilmente nel 2014.

Sono state però rese pubbliche le prime immagini di questa nuova “500e”, come è stato battezzato il modello.

Un buon segno, in ogni caso, sapere che, pur non contribuendo allo sviluppo dello scenario zero emissioni dell’italico stivale, il Lingotto dia i natali ad una vettura elettrica. Seppur “emigrante”, ora sappiamo che un’alternativa esiste.

 

 

Andrea Lombardo