Da un gruppo di amici appassionati di mobilità elettrica, nel 2009 è nata l’ANVEL, Associazione Nazionale Veicoli Elettrici e a propulsione alternativa. Ha una sede a Roma ed una a Milano e lo scopo è quello di dare visibilità e salvaguardare il diritto di circolare, di parcheggiare, di ricaricare e di poter accedere laddove chi inquina non può e non deve andare. Abbiamo parlato approfonditamente di ANVEL (Associazione Nazionale Veicoli Elettrici e a propulsione alternativa) con il suo Presidente, Ciro Acampora.
Come vede il mondo dei veicoli elettrici tra 3 e 20 anni? Non prevedo un grosso sviluppo a breve, soprattutto a causa della politica italiana che non è tesa ad aiutare questo settore. Siamo davvero molto indietro rispetto a Paesi come la Norvegia, che ha stabilito l’assenza di veicoli inquinanti entro il 2015, e la Germania che entro lo stesso anno dovrà avere un milione di veicoli elettrici immatricolati. Tra 20 anni, invece, lo scenario in Italia potrebbe essere molto differente. L’alternativa dell’idrogeno non avrà molto sviluppo, quindi per la mobilità elettrica c’è davvero speranza, soprattutto se verranno stabiliti decreti attuativi per la legge del retrofit.