
C’è chi pensa ai droni e c’è chi testa i furgoni elettrici. UPS, in Europa, ha scelto la terza strada: pedalare. Non senza assistenza elettrica, ma pur sempre del buon vecchio pedalare si tratta.
La società internazionale di consegne da un anno a questa parte sperimenta nella città tedesca di Dortmund, caratterizzata anche dagli stretti vicoli del centro, l’utilizzo di e-trikes, ossia velomobili a pedalata assistita, per la consegna di missive e pacchi.
L’UPS Cargo Cruiser è un progetto pilota che potrebbe essere esteso, al momento non si sa, a tutte quelle realtà tipiche del Vecchio Continente che vedono i normali veicoli commerciali alle prese con percorsi proibitivi nei centri storici: i tricicli elettrici, oltre ad avere un costo di mantenimento praticamente nullo, contano su 65 km di autonomia a 25 km/h, come da legge sulla pedalata assistita.
Hanno una capacità di carico paragonabile a quella di un minivan e, poi, tengono anche in salute il personale dell’azienda.
Battute a parte, l’iniziativa è originale: UPS negli States adotta già furgoni a emissioni zero, è cosa positiva che in Europa pensi di decongestionare i centri città, almeno quelli storici, da veicoli inquinanti.
Gli etrike, specie in Paesi del Nord Europa sono parecchio apprezzati, rappresentando un’alternativa alla citycar in quelle culture nelle quali pedalare è fortemente radicato (Paesi Bassi su tutti).
Dando uno sguardo alle diverse iniziative inaugurate da società di spedizioni postali si delinea un potenziale futuro a emissioni zero: van elettrici a fuel cell per le consegne in campagna (come avviene in Francia) e tricicli a pedalata assistita in città potrebbero essere un mix ideale.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Andrea Lombardo
Fonte: CleanTechnica, UPS Blog