Si chiama “Turbofarmer 40.7 ibrido”, l’innovativo macchinario realizzato dall’italiana Merlo, azienda leader mondiale nel settore dei sollevatori telescopici, che all’Agritechnica di Hannover, la più importante fiera della meccanizzazione agricola, ha vinto la medaglia d’oro per l’innovazione tecnologica oltre a esser stata nominata “Macchina dell’anno 2014” nella categoria logistica e trasporto.
Il premio è stato assegnato da una commissione di esperti indipendenti per l’innovazione agricola e motivata con la praticità, il risparmio energetico e per il sistema adottato per la riduzione delle emissioni inquinanti.
Sviluppato in collaborazione con il prof. Aurelio Somà del dipartimento di Ingegneria meccanica ed Aerospaziale al Politecnico di Torino, il Turbofarmer 40.7 è il primo macchinario telescopico equipaggiato con una soluzione ibrida ad architettura di tipo parallelo, brevettato dalla Merlo, dotato di un sistema elettroidraulico e motore diesel.
Il sistema ibrido realizzato, per la sua versatilità consente l’impiego in spazi chiusi ed aperti, potendo lavorare sia in elettrico puro che in ibrido. Inoltre riduce i livelli di rumorosità , di emissioni inquinanti ed i consumi di circa il 30%, senza perdere in prestazioni a fronte di un analogo modello con alimentazione tradizionale.
Il livello di inquinamento dei gas di scarico viene sensibilmente ridotto anche nella modalità ibrida, grazie all’adozione di un motore diesel di cubaggio inferiore rispetto alla media (56 kW contro i 100 kW dei modelli convenzionali) ed i giri del motore vengono settati dalla centralina in modo da massimizzare il risparmio energetico.
Come ha dichiarato al quotidiano La Stampa, il cavalier Amilcare Merlo, presidente della Merlo SpA, che a 79 anni ancora di pensione non vuol parlare, «Premio ancora più significativo, perché le medaglie d’oro assegnate sono state quattro su 393 partecipanti al concorso per l’innovazione e siamo stati l’unica azienda non tedesca ad averla vinta».
La Merlo SpA l’anno prossimo toccherà i 50 anni di attività ed i suoi numeri parlano da soli: 400 milioni di fatturato, 1200 dipendenti e tanta voglia di crescere ancora.
GiLo
Fonte: La Stampa edizione del 19 novembre 2013, Merlo