I vantaggi principali delle auto elettriche li conosciamo tutti: zero emissioni e costi d’esercizio minimi; il difetto è altrettanto noto: i prezzi sproporzionati. Proprio a causa loro chi trarrebbe maggiori profitti dai quasi inesistenti costi di manutenzione e rifornimento, ossia chi ha un reddito basso, non può approfittarne. Questo è un peccato non solo per quei cittadini che si vedono costretti a rinunciare al mezzo di trasporto o a scegliere un’opzione comunque meno conveniente dell’elettrico ma anche per gli EV stessi, in quanto perdono un’enorme bacino d’utenza potenziale.
La California, dove le auto elettriche sembrano essere diventate quasi pane quotidiano a differenza di quasi qualsiasi altro posto, ha messo in campo una legge per sovvertire questo fenomeno.
Partendo dal presupposto che chi guadagna poco è costretto spesso a spendere gran parte dei propri soldi in trasporti, le auto elettriche possono essere una soluzione per migliorare immediatamente la qualità di vita ed il potere d’acquisto di queste fasce disagiate.
Così il California Air Resources Board avrà a disposizione per il 2014 uno stanziamento di 48 milioni di dollari da amministrare attraverso il Clean Vehicle Rebate Project e l’Enhanced Fleet Modernization Program per agevolare la sostituzione di vecchi ed inquinanti veicoli per quanti hanno un reddito inferiore al 225% della soglia di povertà stabilita dallo Stato.
In pratica, chi in un anno porta a casa 20-30mila dollari (fra i 14,000 ed i 22,000 euro) riceverà un prestito dai 2,500 dollari (1,800€ circa) in su per l’acquisto di un’auto elettrica, oltre ai già forti incentivi statali (circa 7,000 dollari).
Auto elettriche come la Nissan Leaf possono infatti abbattere poi completamente la spesa annua stimata per acquistare l’energia necessaria a muoversi di un Americano medio, grosso modo 9-10,000 dollari.
La California, tramite questo provvedimento, compie una mossa a tutto vantaggio del suo futuro, investendo sul sociale: il risparmio ricavato dall’utilizzo dell’auto elettrica può infatti essere riconvertito dalle famiglie meno abbienti in migliori cure sanitarie, miglior qualità degli alimenti ed una miglior educazione per i figli.
Inoltre, aumentando la capacità di spostamento, è più facile trovare lavori prima inaccessibili: tutti sistemi utili a migliorare la qualità di vita delle persone e a farle partecipare più attivamente all’economia del Paese.
Chiaramente, in questi termini l’ottica in cui valutare l’investimento su di un’auto a trazione elettrica è ben diversa da quella solita cui si è abituati. La California sta infatti dimostrando come gli EV possano essere un’arma molto potente nell’economia di uno Stato, da un lato con la creazione di un settore industriale altamente tecnologico e di uno di ricerca specializzata d’avanguardia e dall’altro con l’idea che il prodotto stesso, cioè l’auto, possa contribuire al riscatto sociale di chi ai benefici dei primi due settori non potrebbe altrimenti accedere.
Non pensare ai vantaggi che porterebbe ad un Paese come l’Italia il perseguire politiche industriali che privilegino ricerca e innovazione piuttosto che produzioni massive a basso costo (il caso Electrolux è sotto gli occhi di tutti) è quasi impossibile.
Andrea Lombardo
Fonte: Car News Cafe
Grazie mille per la menzione. Fateci sapere se si desidera lavorare con CarNewsCafe più in futuro. 🙂
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