L’inaugurazione di alcune nuove stazioni di ricarica negli Stati Uniti sono state accompagnate da un’iniziativa congiunta fra il gestore NRG eVgo e Nissan: una Leaf elettrica è stata letteralmente riempita di cibo ed inviata alla locale Capital Area Food Bank.
L’espansione del’infrastruttura nei dintorni di Washington, di per sé, a noi interessa poco: NRG eVgo, uno dei gestori di network di ricarica per auto elettriche, sta proseguendo con le installazioni delle sue Freedom Stations, aree di servizio attrezzate con tutti i tipi di standard per la ricarica rapida. Buon per gli Americani, pian piano sempre più assistiti nel poter scegliere di guidare a emissioni zero.
Oltreoceano sono però anche propensi alle iniziative caritatevoli, spesso guardate da noi europei con un pizzico di cinismo: fatto sta che Nissan, sostenitrice del network visto che incorpora anche caricatori rapidi CHAdeMO, quelli usati dall’elettrica giapponese, ne ha approfittato ancora una volta per legare la sua auto green ad un’iniziativa comunque positiva.
L’inaugurazione delle stazioni di ricarica (tre in tutto) è così diventata un pretesto per indire una raccolta di cibo a lunga conservazione per chi è meno fortunato, poi donato ad una banca alimentare a bordo, naturalmente, di una Nissan Leaf elettrica. La raccolta è durata dal 9 al 16 Novembre scorsi e assieme alla donazione alimentare sono stati devoluti al banco anche 10,000 dollari.
La mobilità elettrica, in effetti, oltre ad offrirsi come alternativa sostenibile per l’ambiente è efficacemente accostabile ad iniziative educative e di beneficienza: certo, l’idea sarà strumentale e non casualmente legata a strategie di immagine ma, tutto sommato, quel cibo raccolto per beneficienza non può far del male.
Dall’altra parte è lecito chiedersi se può essere una strada utile a promuovere la sostenibilità ambientale nei trasporti quella che li vede abbinati ad iniziative sociali: le auto elettriche, da quando hanno iniziato a farsi vedere, hanno sempre cercato di mostrarsi non solo come “pulite” dal punto di vista dell’inquinamento ma anche “pulite” in quanto a coscienza.
Nissan è poi già stata ritratta al fianco delle insegne del Fleet Forum e l’impegno della Casa giapponese per costruirsi una reputazione alta nell’opinione pubblica è indiscutibile. Se da un lato ci auguriamo che le auto elettriche prendano davvero piede negli usi della gente, c’è da sperare che anche i messaggi di cui si fanno portavoce non finiscano, come sempre, nel dimenticatoio.
Andrea Lombardo
Fonte: CleanTechnica