Tocca alla rinomata firma Frost & Sullivan dire la sua sul mondo dei veicoli elettrici, prevedendo per i sistemi di ricarica wireless una scalata dei mercati da qui al 2020.
Ricaricheremo quindi tutti senza fili? Forse non proprio ma ciò che F&S si sente di affermare è che la crescita dei veicoli elettrici sarà tutt’altro che indifferente e trascinerà con sé questa nuova tecnologia, indubbiamente più comoda e versatile del rifornimento via cavo.
Il traguardo del 2020 segnerà per i sistemi senza fili una penetrazione sufficiente a definirli presenti sul mercato globale: d’altronde, allo stato attuale sono già molti i nomi dell’industria automobilistica maggiore che hanno in test questa tecnologia con il dichiarato obiettivo di farne una dotazione di serie.
Nella sua Strategic Analysis of inductive Charging for Global Electric Vehicles Market, Forst & Sullivan ha rilevato che da adesso al 2020 la ricarica senza fili ha una prospettiva di crescita plausibile del 126.6%.
Le 351,900 unità che si prevede saranno vendute rappresenteranno, nella proiezione descritta, l’1.2% della ricarica sia pubblica che privata nel Nord America, nonché più del 2.6% di quelle europee.
A dire addio alla spina in massa saranno i privati, che preferiranno la soluzione senza fili per il rifornimento domestico (soluzione che ha già visto entrare in commercio alcuni dispositivi).
Oltre a ribadire che Renault, Nissan, Infiniti, Daimler, Volvo, BMW e Toyota sono tutte impegnate nello sviluppo di questa tecnologia ed hanno annunciato test su strada (Volvo, Toyota e Nissan hanno già iniziato), Frost & Sullivan afferma che la ricarica induttiva, offerta in alternativa aftermarket a quella conduttiva, rappresenterà una prima svolta già per gli EV esistenti.
Per quel che riguarda le potenze di rifornimento, i primi sistemi a trovare largo uso sia nei comparti residenziali che pubblici saranno quelli a 3.3 kW, mentre per ricariche più veloci, a 6.6 kW, occorrerà aspettare più a lungo.
Allo stesso modo, F&S crede che dopo il 2020 inizieranno a svilupparsi seriamente i sistemi di ricarica non stazionari, ossia integrati nelle strade ed in grado di rifornire i veicoli elettrici durante la marcia.
Andrea Lombardo
Fonte: GreenCarCongress