V2G: non è un codice segreto, ma il futuro dell’auto elettrica. Come abbiamo già avuto modo di trattare sul sito, la tecnologia V2G consente di sfruttare le batterie delle auto elettriche per accumulare energia. In questo modo, l’energia immagazzinata può fungere da generatore di emergenza in caso di black out, ma può anche garantire stabilità ai sistemi elettrici dominati da fonti non programmabili (come sole e vento). In sintesi, le auto elettriche saranno predisposte, non solo per lo spostamento di persone, ma anche per fornire servizi di rete.
Secondo Navigant Research, dal 2013 al 2022 saranno venduti oltre 250mila veicoli di questo tipo, finora usati essenzialmente in progetti pilota, e i ricavi che si avranno raggiungeranno i 190,7 milioni di dollari.
A spingere sono grandi corporation e progetti pubblici, come ad esempio il dipartimento per la Difesa Usa (DoD) che di recente ha annunciato un investimento da 20 milioni di dollari per installare in alcune basi militari un totale di 500 veicoli predisposti al V2G.
Sempre secondo una proiezione del DoD, un veicolo collegato alla rete in California presso un’utenza servita da una compagnia elettrica predisposta può portare anche a 150 dollari al mese di proventi riconosciuti al proprietario del veicolo per il suo contributo a stabilizzare la rete.
E il tutto avviene comodamente mentre l’auto si ricarica nella colonnina apposita.
Fonte: Navigant Research