Le catene di montaggio a Trollhattan si sono rimesse in moto e la Saab, storico marchio svedese, riprende una boccata di ossigeno dopo lo stop di 15 mesi a seguito della sua acquisizione da parte del National Electric Vehicle Sweden (NEVS).
Voci sull’impossibilità della ripresa dell’attività erano insistenti ma sono infine state scacciate dalle prime Saab 9-3 in assemblaggio nello stabilimento. Si tratta però solo di un assaggio dei veri piani orditi da NEVS, che prevede di mettere in produzione la 9-3 elettrica.
Quella attuale sarebbe infatti solo una fase di transizione verso una produzione di modelli a zero emissioni: le Saab della nuova era porteranno infatti il marchio ePower a partire dai modelli della gamma 2015. Sicuramente le 9-3 elettriche – ma forse anche le 9-5 – potrebbero iniziare ad essere vendute sul mercato, mentre altri concept elettrici ed ibridi dovrebbero essere ripresi.
Fino a quel momento la catena di montaggio assemblerà ancora le versioni (basate sulla linea lanciata nel 2002) a combustione interna per rodarsi e verificare l’assenza di intoppi nei suoi funzionamenti, preparando la strada alle nuove Saab-NEVS.
Queste prime auto sono destinate solo ad agenzie governative cinesi che ne hanno già formalizzato l’acquisto.
I rapporti con la Cina sono molteplici: le celle agli ioni di litio per le batterie della 9-3 ePower saranno infatti prodotte in Giappone ed assemblate in Cina, come la stessa NEVS ha fatto sapere. Maggiori dettagli sulle Saab ePower non sono disponibili al momento ma nel 2014 dovrebbero iniziare a vedersi i primi lanci della nuova 9-3 elettrica in vista del debutto al Salone di Francoforte 2015.
Andrea Lombardo
Fonti: Inside EVs, Gas2
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