Nell’arco del 2012 il prezzo della manutenzione del parco auto americano è salito ma, a sorpresa, è diminuito per i possessori di vetture ibride.
Secondo il terzo Auto Health Index di CarMD, riportato da GreenCarReports e Auto Week, la maggior affidabilità delle vetture di moderna concezione farebbe sì che nel 2012 l’anzianità dei veicoli in circolazione sia aumentata negli USA; un bene, verrebbe da dire, se non fosse che, almeno a titolo statistico, si riflette in un aumento dei costi medi di manutenzione.
Un’auto più vecchia è più facile che incorra in problemi strutturali più importanti o in rotture di componenti più costosi (aumentati del 24% nel 2012) e questo determina il contraltare economicamente negativo all’accresciuta speranza di vita del prodotto.
Sul versante della auto ibride, invece, i proprietari americani possono essere contenti: con l’aumentare dei modelli dotati di questa tecnologia sulle strade è sceso il costo dei pezzi di ricambio e ne è aumentata la disponibilità assieme alla reperibilità di personale qualificato per mettere le mani su un’auto ibrida.
In poche parole, la mobilità pulita, man mano che si diffonde sfata i miti che la circondano: andare incontro all’ambiente può voler anche dire andare incontro alle proprie tasche, almeno sul lungo termine.
Andrea Lombardo
Fonti: GreenCarReports, AutoWeek, CarMD