Auto elettriche per servizi sociali e come riserva d’energia per tutte le prefetture giapponesi

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Ogni prefettura dell’Impero del Sol Levante avrà un’auto elettrica ed un sistema perché dialoghi con la rete elettrica fungendo da generatore in caso di emergenza. Questa è l’iniziativa condotta da Nissan Motor Co., Ltd nel Paese d’origine per rafforzare il già presente utilizzo dei veicoli elettrici tra la popolazione.

Le auto donate saranno 47 Nissan Leaf, una per prefettura appunto, assieme ad altrettanti sistemi “LEAF to Home” per collegarle alla rete elettrica. Ma il progetto è ben più articolato di quanto sembri in apparenza.

I veicoli elettrici sono infatti destinati all’uso esclusivo nella rete “michi-no-eki” presente nelle regioni giapponesi: si tratta di una rete di aree di sosta distribuite sul territorio con la molteplice funzione di offrire ristoro agli automobilisti, fungere da centro informazioni per residenti e viaggiatori ed ospitare eventi in comune tra le città limitrofe. Hanno, però, soprattutto l’importante ruolo di base operativa di emergenza in caso di catastrofi naturali quali terremoti, uragani o tsunami.

Si capisce quindi che questa rete di piazzole, oltre ad essere infrastrutturale con negozi e punti informazioni, ha una dislocazione strategica sul territorio, spesso lungo le arterie di collegamento fra i centri urbani.

Le auto elettriche – le Nissan Leaf – sono destinate ad operare proprio lungo la rete michi-no-eki per accompagnare anziani e donne incinte a fare la spesa, svolgendo quindi un primo ruolo di tipo sociale. La vera compenetrazione dei due servizi avviene però considerando il sistema di ricarica delle Leaf: come ogni auto elettrica, con i giusti dispositivi può dialogare con la rete elettrica cui si allaccia per rifornirsi e sopperire ad eventuali cali di tensione o addirittura black out. Ciò è possibile perché i pacchi batterie dei veicoli elettrici sono generalmente molto capienti (24 i kWh accumulabili nella Leaf) e possono restituire questa energia alla rete: il sistema LEAF to Home serve proprio a questo.

Questo dispositivo è stato pensato per un uso quotidiano: come studi di varie università e ricerche di altre case automobilistiche dimostrano, una delle importanze legate ai veicoli elettrici è proprio l’integrazione con i sistemi di alimentazione domestici.

In poche parole, una gestione intelligente dell’energia tramite questi sistemi (V2B e V2G) permette di risparmiare e ridurre le emissioni di CO2 legate alla produzione dell’elettricità: l’auto – connessa alla rete – si ricarica di notte, quando l’energia costa meno e c’è meno richiesta, o tramite l’energia accumulata da pannelli solari nell’arco della giornata ed è pronta a rendere l’energia – sempre se ferma e connessa – per stabilizzare la fornitura della rete in caso di picchi extra.

Il che vuol dire che in caso di emergenza – black out e simili – può addirittura alimentare un’abitazione intera fino a scaricarsi o, in questo caso, le strutture della piazzola della rete michi-no-eki.

Un esempio intelligente di come si possano usare i veicoli elettrici ben al di là dei semplici (e già grandi) vantaggi derivati dalla guida a zero emissioni inquinanti.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Nissan