Quanti hanno prenotato o già effettutato un test drive a bordo della nuova BMW i3 elettrica negli Stati Uniti sono ben 60,000 persone. Ed al CES di Las Vegas di inizio Gennaio, sono stati 2,800 i volontari che si sono messi in coda per guidare la citycar elettrica.
Curiosità, certo, non è detto che comprino: però la piccola BMW i3 sta attirando l’attenzione e negli States, ormai s’è capito, sta crescendo la consapevolezza che le auto elettriche siano una valida idea.
Negli USA BMW lancerà la i3 elettrica sul mercato nel corso dell’anno e si aspetta molto, probabilmente più che dall’Europa, dove le vendite sono iniziate a metà Novembre in Germania.
Nel Vecchio Continente le prenotazioni per la citycar a emissioni zero erano state accreditate dalla Casa di Monaco di Baviera intorno alla decina di migliaia, seppur non specificando la ripartizione fra privati, flotte e concessionari; a distanza di due mesi circa dall’arrivo sui mercati selezionati, alcuni dei numeri di vendita non paiono entusiasmanti: certo, si tratta di un’avventura pionieristica e proporre un’EV in terre dove è pensato come uno scherzo non facilita le cose.
In Nord America il cammino della BMW i3 potrebbe essere un po’ meno insidioso: le auto elettriche circolanti sono poche ma in alcuni Stati e città (la California su tutte ed Atlanta, in georgia, per esempio) la concentrazione è decisamente alta. Inoltre, grazie anche al fenomeno Tesla Motors, l’auto elettrica è presente sulla carta stampata in maniera massiccia, contribuendo ad attirare la curiosità delle persone e sono molte le autorità dei trasporti di metropoli importanti che hanno adottato progetti pilota sui veicoli elettrici.
BMW si aspetta quindi un ingresso positivo nei 50 Stati in cui la sua piccola elettrica sarà presente.
Intanto, le primissime i3 a stelle e strisce hanno già una casa: si tratta dei garage di quanti dal 2012 hanno partecipato al programma Electronaut, offrendosi come volontari utilizzatori per le BMW Active E (delle Serie 3 elettriche) e le Mini E usate per sviluppare la tecnologia poi impiegata nei modelli di produzione.
A quanto pare dei 700 iscritti al programma di lease, molti non vorrebbero abbandonare l’auto essendosi trovati bene, mentre altri sono favorevoli ad un passaggio agevolato alla i3: la maggior parte, comunque, non vorrebbe sentirne parlare di tornare a guidare un’auto diesel o benzina.
BMW pertanto ha dedicato una serie speciale, battezzata Electronaut Edition, della i3 proprio per ringraziare questi clienti particolari, offrendo loro una versione “premium” dell’auto senza costi aggiuntivi.
Andrea Lombardo
Fonte: AutoblogGreen
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