Geely-Kandi, un’intesa tutta cinese per sviluppare l’auto elettrica del futuro

3672
Geely IG Concept by Roger Wo from Shanghai, China (DPP_0778) [CC-BY-2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons
Geely IG Concept by Roger Wo from Shanghai, China (DPP_0778) [CC-BY-2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons
I nomi di Geely e Kandi Technologies forse non diranno molto al pubblico italiano ma stiamo parlando di due colossi industriali di base in Cina: il primo, tanto per avere un’idea, è l’attuale proprietario di Volvo ed è uno dei primi produttori di auto del paese asiatico, mentre il secondo è dedicato alla progettazione e produzione di automezzi speciali, dagli ATVs (All Terrain Vehicles) ai go-karts, dai veicoli commerciali alle auto elettriche.

Entrambi con sede nella provincia cinese di Zhejiang e parte di rispettivi gruppi industriali più grandi ancora, hanno deciso di unirsi dando vita ad una nuova società controllata che si specializzi nella ricerca, sviluppo, produzione e promozione dei veicoli elettrici per la Cina e per il mercato globale.

Geely produce già berline, monovolumi ed auto di rappresentanza solo elettriche inserite nel novero degli EV approvati dal Ministero cinese della Tecnologia e dal 2009 ha fermo ai box l’Intelligent Concept, abbreviato in IG Concept, citycar dal design accattivante e ricca di innovazioni, che era stata promessa anche in versione elettrica e con un prezzo ultra-competitivo.

Kandi offre invece un’ampia scelta di veicoli off-road elettrici ed una serie di citycar biposto sul modello della Smart ED a noi nota: la gamma completa include ben quindici differenti tipologie di veicoli, tra EV ed endotermici.

Le due aziende partecipano al 50% in questa nuova avventura, mettendo sul piatto un investimento iniziale di 160 milioni di dollari americani: l’obiettivo è produrre veicoli elettrici appetibili per le masse in quanto a qualità e prezzo, anche se il primo passo comune è lo sviluppo di soluzioni a zero emissioni per il trasporto pubblico della città di Hangzhou, una delle 25 città pilota designate dal governo centrale per la sperimentazione di trasporti intermodali pubblici e privati in elettrico.

La Cina infatti sa che l’elettrico potrebbe rivelarsi la miglior strada per renderla libera dal consumo di petrolio e dal costo che ne consegue e sta perseguendo un piano di sperimentazione a livello nazionale con distretti urbani (che in Cina vogliono dire aree estese come nostre province) convertiti gradualmente ai trasporti a zero emissioni.

Lo scopo è duplice: da un lato si vogliono esplorare limiti e necessità sia delle tecnologie impiegate sia degli utenti e dall’altro sospingere un settore industriale in crescita che può garantire alla Cina ulteriore crescita economica.

 

Andrea Lombardo

Fonti: Kandi Vehicle

2 COMMENTS

Comments are closed.