Una nuova, finalmente rinnovata, versione dell’auto ibrida (elettrica range extended) di General Motors arriverà nel 2015 e dovrà essere pronta per il 2016: queste le scadenze trapelate da una fonte interna raccolta da Edmunds sulla prossima generazione della Chevrolet Volt.
La berlina elettrica ad autonomia estesa è infatti ancora ferma alla sua prima generazione: malgrado domini, assieme alla Nissan LEAF, il mercato dell’elettrico negli Stati Uniti da tre anni a questa parte, è dal suo lancio nel 2010 che non riceve significative evoluzioni.
Non che adesso General Motors sia generosa nei dettagli ma per lo meno si sa che la Chevrolet Volt 2016 non limerà semplicemente la potenza della batteria (come fece aumentando di 0.5 kWh la capacità in questi 4 anni) o aggiungerà qualche optional: l’auto sarà ridisegnata sulla base di una nuova piattaforma a trazione anteriore progettata da GM ed il design dell’auto cambierà significativamente stile.
Non sarà però stravolto l’aspetto della Volt, come a dire che un rinnovamento, sì, ci sarà ma non si tratterà di un modello irriconoscibilmente mutato.
Nulla si sa sulla sua potenza e sull’autonomia, soprattutto in elettrico: oggi la Chevrolet Volt, che troviamo in Europa con il nome di Opel Ampera (ad un prezzo quasi doppio), utilizza un piccolo motore benzina 4 cilindri da 1.4 litri con serbatoio ridotto come generatore di elettricità che rifornisce la batteria agli ioni di litio da 16.5 kWh una volta che la carica è esaurita.
La trazione dell’auto è affidata solamente ad un motore elettrico e l’autonomia per singola ricarica della batteria è di una sessantina di km: sommandovi l’energia prodotta dal generatore con un pieno di benzina, la Volt copre 600 km prima di richiedere un nuovo rifornimento di elettricità e/o di carburante.
Per quanto non a zero emissioni, la tecnologia range extended è una delle più viabili allo stato attuale per ridurre drasticamente le emissioni di CO2, dato che, potendo viaggiare anche grazie ai carburanti tradizionali, non soffre di problemi nel reperire stazioni di rifornimento ed inquina notevolmente meno di un powertrain convenzionale.
Tuttavia Opel e Chevrolet non paiono insistere poi troppo nel voler vendere quest’auto, proposta in Europa ad un prezzo poco incoraggiante, malgrado le dotazioni ne facciano un’auto molto interessante: nel 2015 si capirà se è come General Motors la rinnoverà. Avendo da poco lanciato sui mercati internazionali la Cadillac ELR con la medesima tecnologia EREV (Extended Range Electric Vehicle) sotto al cofano, ci si aspetterebbe un po’ più di convinzione da parte della Casa nel promuovere questo genere di auto.
Andrea Lombardo
Fonte: Edmunds
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