Niente auto ad idrogeno prima di almeno 10 anni: la visione pessimista sull’immediato futuro delle fuel cells arriva dal CEO di Daimler, Dieter Zetsche, intervistato la settimana scorsa al Detroit Auto Show.
In Auto News ha potuto raccogliere il parere di uno dei dirigenti più importanti del panorama automobilistico europeo, riportandone una netta propensione per le tecnologie relative alla guida autonoma piuttosto che per la trazione ad idrogeno.
Mentre Toyota e Hyundai, alleate nello sviluppo delle fuel cells ad idrogeno, hanno nel secondo semestre del 2013 iniziato a spingere forte su questo innovativo tipo di auto (è proprio il marchio giapponese ad aver già presentato la prima auto ad idrogeno “per famiglie”), Daimler si allinea alla visione più cauta già espressa dal Gruppo Renault-Nissan.
Come il collega Carlos Ghosn anche Zetsche vede l’auto ad idrogeno tutt’altro che impossibile ma non a breve termine.
Dieci anni è il tempo previsto dal capo di Daimler perché il mondo, oltre che la tecnologia stessa, sia pronto all’avvento di questo tipo di veicoli: alcuni fatti paiono dare ragione a Zetsche, se si pensa ad esempio che gli Stati Uniti contano appena 10 stazioni di rifornimento di idrogeno in tutto (9 delle quali nella sola California).
Gli States, è noto, rappresentano assieme al Giappone i fronti d’avanguardia per i trasporti alternativi ma il confronto con quanto si sta facendo per l’auto elettrica parla chiaro: le reti di ricarica si stanno rapidamente diramando lungo le principali arterie del Paese e di collegamento con il Canada, mentre l’idrogeno rimane nel mondo delle idee.
Zetsche fa poi riferimento anche agli alti costi di produzione delle fuel cells, le celle di combustibile che alimentano i veicoli ad idrogeno: l’attuale tecnologia realizzativa è troppo cara per commercializzare queste auto in modo competitivo.
Questi costi sono dovuti in gran parte al necessario uso di platino nelle attuali fuel cells e diversi studi stanno dimostrando la validità di tecniche alternative e più economiche, tangibili realisticamente in una decina d’anni appunto.
Secondo il CEO del gruppo automobilistico tedesco il binomio negativo infrastrutture di rifornimento-alti costi ridimensionerà quindi le ambizioni di Toyota e Honda, che hanno annunciato e presentato un modello ad idrogeno dichiarandolo in dirittura d’arrivo per il prossimo 2015.
Mercedes-Benz, proprio in casa Daimler, sta collaborando con Ford e Nissan proprio sulla produzione di auto a fuel cells ad idrogeno ma con il più rilassato obiettivo di proporre qualcosa non prima del 2017.
I Giapponesi però hanno già dimostrato in passato di saper giocare un ruolo di enorme peso nell’affermazione di una nuova tecnologia a livello globale: staremo a vedere se ancora una volta Toyota avrà ragione dei dubbiosi colleghi francesi e tedeschi.
Andrea Lombardo
Fonte: In Auto News
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