Dall’Olanda al Messico, dal Canada agli Stati Uniti, sono 93 le città che hanno aderito al week end di celebrazione dell’auto elettrica, il National Plug-In Day.
A dispetto del nome, gli eventi di questa terza edizione sono distribuiti nelle due giornate di oggi e domani e le manifestazioni che hanno luogo nelle varie città sono le più diverse: raduni di veicoli elettrici, giochi per bambini, gite e percorsi culturali per famiglie, eventi informativi sui vantaggi dell’elettrico sono solo alcune delle proposte.
Certo, per noi Europei la città aderente più vicina è Amsterdam, mentre il nord America concentra tra Canada e USA il grosso della manifestazione, con l’aggiunta di Hermosillo, in Messico.
Il National Plug-In Day (o “giornata nazionale della ricarica”) da tre anni porta la mobilità elettrica alla ribalta per le strade di grandi città del pianeta: l’anno scorso parate di auto silenziose avevano attirato l’attenzione perfino nella New York di Time’s Square.
Naturalmente sono coinvolte nell’organizzazione tutte quelle associazioni pro-auto elettrica (Plug-In America, Sierra Club, Electric Auto Association ed altre) che, a livelli anche di discreta rilevanza politica, appoggiano lo sviluppo delle reti di ricarica e chiedono di aumentare il favore degli Stati verso le zero emissioni, facendosi portavoce delle richieste di chi è già elettromobilista come di chi vorrebbe diventarlo.
In alcune città, il National Plug-In Day è stato preceduto da test drive gratuiti e durante la due giorni altre iniziative simili sono mirate a far conoscere l’alternativa dell’elettrico per i trasporti: Nissan, ad esempio, porta al raduno (oltre 100 auto elettriche) di Long Beach la sua Leaf Nismo RC, omologa a zero emissioni di quelle che una volta erano le 500 Abarth per noi.
Curiosa invece l’idea, sempre dei Giapponesi, di distribuire gratuitamente benzina ad Atlanta: no, purtroppo dalle nostre parti simili idee non le hanno, ma lo scopo è ben altro che quello di fare della beneficienza. Elargendo pieni gratuiti, si vuole far riflettere i guidatori sul risparmio che otterrebbero se rifornirsi fosse sempre così: d’altronde, in media, 100 km con l’energia elettrica si percorrono con nemmeno 3 euro.
Insomma, il National Plug-In Day vuole far prendere coscienza agli Americani di quale sia il futuro della mobilità e di quali vantaggi, economici ed ambientali, si può godere scegliendo l’elettrico. Ed è davvero significativo che la “scossa elettrica” si trasmetta anche al di fuori dei confini nazionali entro cui nacque: i Paesi Bassi sono il segno che anche l’Europa vuole cambiare.
E chissà che un domani, con gli EV europei in numeri più consistenti, non festeggeremo una Giornata della Ricarica anche noi, partecipando attivamente all’evoluzione e non stando semplicemente a guardare.
Andrea Lombardo
Fonte: National Plug In Day, EDTA, GreenCarReports
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