Negli USA uno dei motivi che ha evidentemente consentito alle auto elettriche di crescere sul mercato è senza dubbio lo sviluppo delle reti di ricarica: quegli Stati che hanno deciso di dotarsi di infrastrutture sono anche quelli che registrano i più alti numeri di immatricolazioni a zero emissioni.
Il Maryland, che appartiene a quella parte di Stati Uniti che ancora “snobba” i veicoli elettrici, ha deciso di invertire la sua personale tendenza e di aprirsi alla prospettiva di un mercato per le auto a zero emissioni: per far ciò lo Stato ha dichiarato che un milione di dollari è stato messo da parte per la costruzione di una rete di ricarica rapida.
Le stazioni, in grado di rifornire un’auto elettrica da 150-180 km di autonomia in circa mezz’ora, saranno installate in modo da garantire una buona copertura delle principali aree del Maryland, con un occhio di riguardo per il corridoio che collega l’ovest del Paese con Ocean City, affacciata sull’Atlantico.
Il Maryland ha un interesse specifico nel far crescere la mobilità elettrica al suo interno, ospitando, presso Baltimora, lo stabilimento General Motors che assembla le Chevrolet Spark EV, modello di citycar a zero emissioni venduto in alcuni Stati degli U.S. ed in Corea del Sud.
Si tratta dell’ennesimo progetto di infrastrutturazione con sistemi di ricarica veloce promosso begli States, dove già la Green Highway che connette l’Oregon e la provincia canadese della British Columbia offre tale servizio, assieme al corridoio coast-to-coast costruito da Tesla Motors.
Nei mesi scorsi è poi anche emerso il progetto di riportare in auge il tracciato della mitica Route 66 come arteria privilegiata per i trasporti elettrici.
Il tema delle reti di ricarica rapida è di fondamentale importanza anche per l’Europa, dove i piani per costruire simili autostrade “elettriche” sono presenti in Gran Bretagna e Italia, mentre sono già realizzati in parte del Nord Europa.
Allo stato attuale delle cose, l’installazione di stazioni rapide è stato prevalentemente dovuto all’iniziativa di Nissan, che utilizza per le sue Leaf elettriche lo standard CHAdeMO DC; da poco la Germania ha fatto sapere di avere in progetto lo sviluppo di una rete di ricarica rapida nazionale basata sullo standard concorrente CCS.
Andrea Lombardo
Fonte: Wtop