Rolls Royce, sinonimo per eccellenza di lusso su 4 ruote, con l’elettrico ci aveva già provato alcuni anni fa, incassando il fallimento del progetto 102EX, modello a zero emissioni basato sulla famiglia Phantom.
Allora il punto debole del prototipo fu l’autonomia di circa 190 km: per questo motivo oggi che il marchio britannico deve fare i conti con i parametri di tolleranza delle emissioni di CO2 in restrizione la scelta potrebbe ricadere su una motorizzazione ibrida plug-in.
Rolls Royce, infatti, a dispetto della natura di certo non parca della sua clientela deve trovare il modo di far percorrere alle sue auto più chilometri possibili per ogni litro di carburante. La scure delle norme anti-inquinamento previste dalla UE da qui al 2020 non risparmierà nemmeno lei e lo stesso CEO della casa, Torston Müller-Otvos ha riferito alla stampa che “realizzare un ibrido potrebbe rivelarsi essenziale di qui a due anni“.
Müller-Otvos ha anche specificato, senz’altro memore del flop della 102EX, che la necessità di ibridare il powertrain Rolls Royce è indotta non tanto dalla domanda sul mercato quanto da ragioni legali.
In Europa tutti dovranno adeguarsi, eccetto alcuni marchi automobilistici tedeschi che hanno ottenuto una deroga di due anni in cambio però dell’introduzione di più modelli elettrici nelle proprie gamme: a Rolls Royce non rimane molta scelta, apparentemente.
Data la stretta parentela con BMW non sarà d’altronde un problema avere la tecnologia, attingendo agli ibridi (plug-in e non) della casa bavarese.
L’aspetto più difficile sarà gestirne l’impatto sulla clientela abituale, la stessa che un paio di anni fa disdegnò la Phantom elettrica malgrado fosse più potente e scattante di quella convenzionale; negli ultimi due anni sono però cambiate molte cose e le auto elettriche – vedi Tesla Model S – hanno guadagnato molto terreno proprio nella fascia alta del mercato.
Inoltre l’ibrido benzina-elettrico ha varcato persino i cancelli di Maranello con la LaFerrari presentata a Ginevra nel 2013 e nel comparto dei SUV di lusso si sta innescando una tendenza verso l’adozione dei due motori, endotermico ed elettrico, che vede protagoniste BMW e nomi del calibro di Bentley.
Forse, oggi, non dispiace risparmiare (e mostrarsi più eco friendly) nemmeno ai super ricchi.
Andrea Lombardo
Fonte: Wired
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